martedì 25 gennaio 2011
Nuceria - Fortore
di Gigi De Vivo, foto di Giuseppe Piscitell ... a
Domenica 23 gennaio 2010.
E’ una fredda e pioggiosa giornata di gennaio e 25 scalmanati si apprestano a salire su un pulmino. Tra questi ci sono anche io, se vi domandate chi siamo, vi posso solo dire che è una squadra di rugby (già ho detto tutto) proveniente da Nocera che ha come mister un’ altro scalmanato ovvero il signore Salvatore Lucia che a modo di “ armata brancaleone “ ci dovrebbe condurre a Fortore nel beneventano per disputare una delle tante partite di campionato.
Nonostante la partita fissata per le 14.30, il nostro appuntamento è per le 9…..sgomento totale tra la folla alla saputa di quest’ orario, comunque nonostante qualche ritardatario alle 9,45 si parte, Faiano val di Fortore (nome preciso della località) destination!!!!!!
Nel pulmino organizzato per l’occasione, data la lunghezza della trasferta ci sono tutti : dal mister che decide la formazione, da qualcuno che dorme, da altri che giocano a carte, altri vedono un film e qualcuno senza fare nomi si diverte a svegliare brutalmente i compagni dal sonno e a schiaffeggiarli a modo suo.
Arrivati nel beneventano si respira un’ aria come dire….” Fredda “ infatti ci sono 40 cm di neve ad aspettarci!!!!.
Nonostante la salita sia dura e il conducente un po’ titubante a farla, si sale fino a Fortore dove onestamente avevamo ben pochi dubbi che si giocasse.
Aspettiamo tutti quanti insieme le fatidiche 14,30 quando l’arbitro ci comunica che la partita è rinviata per condizioni metereologiche.
Il ritorno è tutto dire….infatti è traumatico per i nuovi arrivati che subiscono il cosiddetto “battesimo”., che consisteva in malmenare il soggetto per 10 secondi (ci sono passato anche io), l’unico alla fine però non le ha preso è il mister dato il suo enorme potere.
Si legge anche la formazione che doveva scendere in campo, e qualcuno comincia a bestemmiare poiché pensava di non giocare nuovamente, ma non sono queste i problemi. La scampagnata finisce nel migliore dei modi, nonostante non avessimo giocato, il viaggio è servito per compattare il gruppo e per renderci ancora più forti…..infine NUCERIA AHUUUUUUUUUUU!!!!!!!!
Battipaglia - Stabia
di Katia Dati
Battipaglia- Ritorno alla vittoria per la squadra di rugby di Battipaglia che batte in casa la Wasps Stabia per 34 a 12, nonostante il campo del Pastena in pessime condizioni. La partita si apre subito in maniera decisa, con le due squadre che giocano un buon rugby a dispetto delle condizioni avverse. Il terreno fangoso e la leggera pioggia, rendono il terreno pesante e il pallone difficile da gestire. Il gioco risulta pertanto discontinuo e caratterizzato da ripetute mischie. Ciò nonostante le due squadre, con un ottimo gioco di reparto, offrono un buono spettacolo. Alle fasi di percussione degli avanti si alternano le galoppate dei tre quarti che riescono a guadagnare diversi metri di campo. Sono i padroni di casa a portarsi per primi in vantaggio e di lì a poco raddoppiano le marcature portandosi sul dodici a zero. Ma la squadra ospite non demorde e trova la marcatura con una meta tecnica assegnata per un fallo dei
Battipagliesi, che fanno crollare volontariamente una maul avanzante degli stabiesi a pochi metri dalla linea di meta. I ragazzi di Capitan Vistocco non demordono e allungano nuovamente sulle “vespe” con una meta corale finalizzata dall'ala Vincenzo Greco, ma frutto di un ottimo lavoro di squadra. Dopo alcun fasi con gli avanti la palla viene aperta sui tre quarti che concretizzano l'uomo in più in prossimità della linea laterale. Il finale di tempo è caratterizzato dalla pressione degli stabiesi che dopo alcune fasi di gioco nell'area dei ventidue avversaria, trovano la meta immediatamente prima del fischio che sancisce la fine del primo tempo. Alla ripresa di gioco sono di nuovo i padroni di casa che ripartono alla grande e trovano due mete consecutivamente, guadagnando così il punto di bonus. Prima del fischio finale c'è ancora tempo per un'altra meta dei padroni di casa, con il punteggio che viene fissato sul 34 a 12. Al di là del risultato, entrambe le squadre escono a testa alta dal terreno di gioco per quanto mostrato in campo, salutate da uno splendido arcolbaleno. Degne di nota la prestazione di Antonio Leo e Lucas Ferrazza, che hanno contribuito ad esaltare un'ottima prestazione dei tre quarti e di tutto il reparto degli avanti.L'ottima prestazione in campo delle due squadre è stata suggellata durante un terzo tempo all'insegna della cordialità tra le due compagini. La formazione scesa in campo contro i Wasps è stata: Greco,Giannattasio, Leo A., Bini, Ragone, Ferrazza, Fratinardo, Pierri, Leo
S., Palumbo, Mellone R, Manna, La ragione, Lucia, Vistocco (cap.).
Partono dalla panchina: Falcone, Mellone R., D’Auria, Sica, Bisogni,
Stolfi, Romagnano.
martedì 18 gennaio 2011
AQUILE SVEVE - FRASCATI RUGBY
di Tommaso Balbi
Chi conosce l’ambiente del rugby e ha nozione dello sport in generale, non può che fare un plauso alle Aquile Sveve, che di domenica in domenica si amalgamano sempre più (per chi non lo sapesse è una franchigia di 4 squadre divise da moltissimi km.).Così è stato domenica 16 gennaio 2011 sul campo Leone di Pomigliano D’Arco (Na), dove le Aquile hanno affrontato i pari età del Frascati rugby per la prima giornata di ritorno del campionato U: 20 Elitè.
Le Aquile sin dai primi minuti della gara hanno espresso un rugby apprezzabile ma non riuscendo a finalizzare le azioni per problemi nell’ultimo passaggio. Cosa che invece hanno fatto bene i laziali; squadra esperta e con un affiatamento tra i giocatori maturato nell’arco dei vari anni di militanza nelle varie categorie. Da spettatore conscio che la squadra ospite era meglio amalgamata, mi sono goduto una gara piacevole; ed un plauso va anche all’arbitro Vincenzo Schipani di Montesarchio, che ha diretto in modo egregio. Le Aquile hanno fatto esaltare il pubblico presente al 10’ realizzando una meta con Volpe, riuscendo così a concretizzare la forte pressione iniziale, portandosi sul 5 a 0 perché veniva fallita la successiva trasformazione. La gara proseguiva con vigore e col passare del tempo veniva fuori la maggiore esperienza dei giovani del Frascati, che al 25’ violavano con Paris l’area di meta delle Aquile. La meta veniva trasformata da Barbieri e il Frascati si portava in vantaggio per 7 a 5. La gara riprendeva con le formazioni che si affrontavano a viso aperto, procurandosi più di un’occasione per marcare punti; cosa che riesciva agli ospiti al 35’ con Di Salvo che depositava la palla nell’area di meta e con la trasformazione di Barbati si portavano sul 14 a 5. Risultato con cui si chiudeva la prima parte di gara. Nella ripresa il tecnico Cascone delle Aquile fa degli avvicendamenti, ma la gara proseguiva sulla falsa riga del I° tempo, le Aquile che macinavano gioco ma non concretizzavano e il Frascati che faceva valere la maggiore esperienza concretizzando con una ulteriore meta al 20’ con Bronzini (nome storico del rugby frascatano) e con Barbati che trasformava per il 21 a 5. Con questo risultato la gara si avviava alla conclusione, e quando già si pensava alla doccia calda arrivava la doccia gelata di una meta di Barbati che solitario s’involava e violava l’area di meta delle Aquile. Meconi trasformava per il definitivo 28 a 5 in quanto l’arbitro fischiava la fine della gara. Non si ci lasci impressionare dal risultato; di certo il Frascati è una buona formazione, esperte e forte, ma le Aquile se fossero riuscite a concretizzare maggiormente la mole di gioco sviluppato, avrebbero messo in discussione la meritata vittoria degli ospiti sino al fischio finale. Comunque, l’importante è non perdere lo spirito con cui si tramanda di padre in figlio l’amore per questo sport meraviglioso; cosa che veniva ulteriormente sancita con l’abbraccio finale tra i giocatori, non più avversari ma amici che si sono divertiti insieme ed insieme dopo la doccia hanno affrontato il terzo tempo uscendone tutti vincitori.
AQUILE SVEVE
Muotri, Giordano, Daniele P., Daniele Ilio, Brindisi, Voilpe, Mauriello, Cristiano (Gargaro II° tempo), Cucco, Sardone (Balbi II° Tempo), Sebastiano, Di Tre, D’Anna, Palmentieri (Pirone II° tempo), Giacco (Quattromani II° tempo).
In panchina: Necchi, Verrone.
Allenatore Cascone Maurizio
FRASCATI RUGBY
De Luca, De V ita (Fiorani II° tempo), Pennisi, Galassetti, Salvatore, Barbati, Sorci, paris, Bronzini, Di Salvo, Maino (Maino II° tempo), Lombardo, Giampaoletti, Toccacieli, Meconi.
In panchina: Raparelli.
Allenatore: Teotino Stefano .
Chi conosce l’ambiente del rugby e ha nozione dello sport in generale, non può che fare un plauso alle Aquile Sveve, che di domenica in domenica si amalgamano sempre più (per chi non lo sapesse è una franchigia di 4 squadre divise da moltissimi km.).Così è stato domenica 16 gennaio 2011 sul campo Leone di Pomigliano D’Arco (Na), dove le Aquile hanno affrontato i pari età del Frascati rugby per la prima giornata di ritorno del campionato U: 20 Elitè.
Le Aquile sin dai primi minuti della gara hanno espresso un rugby apprezzabile ma non riuscendo a finalizzare le azioni per problemi nell’ultimo passaggio. Cosa che invece hanno fatto bene i laziali; squadra esperta e con un affiatamento tra i giocatori maturato nell’arco dei vari anni di militanza nelle varie categorie. Da spettatore conscio che la squadra ospite era meglio amalgamata, mi sono goduto una gara piacevole; ed un plauso va anche all’arbitro Vincenzo Schipani di Montesarchio, che ha diretto in modo egregio. Le Aquile hanno fatto esaltare il pubblico presente al 10’ realizzando una meta con Volpe, riuscendo così a concretizzare la forte pressione iniziale, portandosi sul 5 a 0 perché veniva fallita la successiva trasformazione. La gara proseguiva con vigore e col passare del tempo veniva fuori la maggiore esperienza dei giovani del Frascati, che al 25’ violavano con Paris l’area di meta delle Aquile. La meta veniva trasformata da Barbieri e il Frascati si portava in vantaggio per 7 a 5. La gara riprendeva con le formazioni che si affrontavano a viso aperto, procurandosi più di un’occasione per marcare punti; cosa che riesciva agli ospiti al 35’ con Di Salvo che depositava la palla nell’area di meta e con la trasformazione di Barbati si portavano sul 14 a 5. Risultato con cui si chiudeva la prima parte di gara. Nella ripresa il tecnico Cascone delle Aquile fa degli avvicendamenti, ma la gara proseguiva sulla falsa riga del I° tempo, le Aquile che macinavano gioco ma non concretizzavano e il Frascati che faceva valere la maggiore esperienza concretizzando con una ulteriore meta al 20’ con Bronzini (nome storico del rugby frascatano) e con Barbati che trasformava per il 21 a 5. Con questo risultato la gara si avviava alla conclusione, e quando già si pensava alla doccia calda arrivava la doccia gelata di una meta di Barbati che solitario s’involava e violava l’area di meta delle Aquile. Meconi trasformava per il definitivo 28 a 5 in quanto l’arbitro fischiava la fine della gara. Non si ci lasci impressionare dal risultato; di certo il Frascati è una buona formazione, esperte e forte, ma le Aquile se fossero riuscite a concretizzare maggiormente la mole di gioco sviluppato, avrebbero messo in discussione la meritata vittoria degli ospiti sino al fischio finale. Comunque, l’importante è non perdere lo spirito con cui si tramanda di padre in figlio l’amore per questo sport meraviglioso; cosa che veniva ulteriormente sancita con l’abbraccio finale tra i giocatori, non più avversari ma amici che si sono divertiti insieme ed insieme dopo la doccia hanno affrontato il terzo tempo uscendone tutti vincitori.
AQUILE SVEVE
Muotri, Giordano, Daniele P., Daniele Ilio, Brindisi, Voilpe, Mauriello, Cristiano (Gargaro II° tempo), Cucco, Sardone (Balbi II° Tempo), Sebastiano, Di Tre, D’Anna, Palmentieri (Pirone II° tempo), Giacco (Quattromani II° tempo).
In panchina: Necchi, Verrone.
Allenatore Cascone Maurizio
FRASCATI RUGBY
De Luca, De V ita (Fiorani II° tempo), Pennisi, Galassetti, Salvatore, Barbati, Sorci, paris, Bronzini, Di Salvo, Maino (Maino II° tempo), Lombardo, Giampaoletti, Toccacieli, Meconi.
In panchina: Raparelli.
Allenatore: Teotino Stefano .
Pomigliano - Battipaglia
Dura solo 12’ la partita tra Partenope Pomigliano e Battipaglia
di Leonardo Leonetti
Il timore che la giornata di oggi potesse proporre una gara sui generis è incominciato a serpeggiare quando, approssimandosi le 14,30, dal pullman della squadra ospite, scendeva soltanto uno sparuto gruppo di giocatori nei cui oggi si leggeva delusione e demotivazione. A chi chiedeva che cosa fosse successo e le ragioni del ritardo, un paio di loro hanno risposto che avevano fatto i salti mortali per mettere insieme il numero minimo di giocatori da mandare in campo. Al fischio d’inizio, a centro campo, le due squadre presentavano un divario considerevole: i quindici in campo più i sette in panchina la Partenope Pomigliano e solo tredici in campo il Battipaglia. Anche se la partita era tutta da giocare, la lotta sembrava obiettivamente ad armi impari. Il vero pericolo per i napoletani poteva derivare solo dalla presunzione di aver vinto prima ancora di giocare, ma, per evitare questo rischio, i tecnici, il capitano e i giocatori più esperti della squadra, nei minuti precedenti la gara, avevano insistito molto sulla necessità di mantenere la concentrazione e di giocare sempre senza precipitazione e come se di fronte ci fosse una squadra al completo. Tutte raccomandazioni utili, ma, di fatto, ininfluenti sull’andamento della partita, perché al 5’ Salierno si incuneava tra le fila avversarie e segnava tra i pali e Iodice trasformava il conseguente calcio piazzato e perché, anche nei minuti successivi, la P. Pomigliano continuava a macinare il gioco per preparare i successivi attacchi. Al 12’, però, un giocatore del Battipaglia rimaneva a terra in un’azione di gioco e chiedeva l’intervento del medico; poi faceva segno al tecnico in panchina di non essere in grado di continuare e all’arbitro non restava che fischiare la fine della gara.
Decisione ineccepibile che suscitava il comprensibile disappunto di molti dei ragazzi del Pomigliano e dei tecnici che avrebbero desiderato giocare una vera partita per non perdere il ritmo gara anche in vista della difficile partita che li attende domenica prossima sul campo della capolista Santa Maria Capua Vetere. Poi le due squadre con la disponibilità dell’arbitro, l’attento e bravo Vincenzo De Falco, si mettevano d’accordo per giocare una gara amichevole che si concludeva con il punteggio di 7 mete a 1 per la Partenope Pomigliano. E così tutto è finito in festa con il consueto abbraccio a centro campo ed il festoso terzo tempo.
Formazione Partenope Pomigliano
Minopoli, Palazzi (Cap), Schettino, Gallo, Coppola, Cuofano, Scafaro, Salierno, Siano, Cardinale, Giustiniani, Ferrante., Iodice, Galvagno, Riemma, In panchina: Guglielmelli, Finelli, Chiaiese, Spada, Ambrosio, Esposito D, Antonelli V.
Arbitro: Vincenzo De Falco; giudice di linea: Ferlito
4’ meta Salierno (tr. Iodice),
Pomigliano d’Arco, 16 gennaio ’11
di Leonardo Leonetti
Il timore che la giornata di oggi potesse proporre una gara sui generis è incominciato a serpeggiare quando, approssimandosi le 14,30, dal pullman della squadra ospite, scendeva soltanto uno sparuto gruppo di giocatori nei cui oggi si leggeva delusione e demotivazione. A chi chiedeva che cosa fosse successo e le ragioni del ritardo, un paio di loro hanno risposto che avevano fatto i salti mortali per mettere insieme il numero minimo di giocatori da mandare in campo. Al fischio d’inizio, a centro campo, le due squadre presentavano un divario considerevole: i quindici in campo più i sette in panchina la Partenope Pomigliano e solo tredici in campo il Battipaglia. Anche se la partita era tutta da giocare, la lotta sembrava obiettivamente ad armi impari. Il vero pericolo per i napoletani poteva derivare solo dalla presunzione di aver vinto prima ancora di giocare, ma, per evitare questo rischio, i tecnici, il capitano e i giocatori più esperti della squadra, nei minuti precedenti la gara, avevano insistito molto sulla necessità di mantenere la concentrazione e di giocare sempre senza precipitazione e come se di fronte ci fosse una squadra al completo. Tutte raccomandazioni utili, ma, di fatto, ininfluenti sull’andamento della partita, perché al 5’ Salierno si incuneava tra le fila avversarie e segnava tra i pali e Iodice trasformava il conseguente calcio piazzato e perché, anche nei minuti successivi, la P. Pomigliano continuava a macinare il gioco per preparare i successivi attacchi. Al 12’, però, un giocatore del Battipaglia rimaneva a terra in un’azione di gioco e chiedeva l’intervento del medico; poi faceva segno al tecnico in panchina di non essere in grado di continuare e all’arbitro non restava che fischiare la fine della gara.
Decisione ineccepibile che suscitava il comprensibile disappunto di molti dei ragazzi del Pomigliano e dei tecnici che avrebbero desiderato giocare una vera partita per non perdere il ritmo gara anche in vista della difficile partita che li attende domenica prossima sul campo della capolista Santa Maria Capua Vetere. Poi le due squadre con la disponibilità dell’arbitro, l’attento e bravo Vincenzo De Falco, si mettevano d’accordo per giocare una gara amichevole che si concludeva con il punteggio di 7 mete a 1 per la Partenope Pomigliano. E così tutto è finito in festa con il consueto abbraccio a centro campo ed il festoso terzo tempo.
Formazione Partenope Pomigliano
Minopoli, Palazzi (Cap), Schettino, Gallo, Coppola, Cuofano, Scafaro, Salierno, Siano, Cardinale, Giustiniani, Ferrante., Iodice, Galvagno, Riemma, In panchina: Guglielmelli, Finelli, Chiaiese, Spada, Ambrosio, Esposito D, Antonelli V.
Arbitro: Vincenzo De Falco; giudice di linea: Ferlito
4’ meta Salierno (tr. Iodice),
Pomigliano d’Arco, 16 gennaio ’11
Salerno - Nuceria
Vista dagli ospiti del Nuceria
Di Luigi De Vivo
STADIO VESTUTI, DOMENICA 16 GENNAIO 2010.
In una abbastanza calda e serena giornata di gennaio è in scena allo stadio Vestuti di Salerno la seconda giornata di ritorno del girone di serie C campano di rugby. A sfidarsi ci sono il già collaudato e prestigioso Salerno rugby, terzo in classifica e dall’ altra parte della trincea il giovanissimo Nuceria rugby capitanato da mister Lucia.
Ore 2,30 parte la partita arbitrata dal sign. Chirichella, le squadre sono concentrate e danno vita ad una partita abbastanza movimentata.
Nel primo tempo sale subito in cattedra la preparazione e l’esperienza dei salernitani che vanno in meta ben tre volte. Si nota un po’ di disorganizzazione nelle file del nuceria soprattutto durante l’ avanzamento della linea difensiva.
Nel secondo tempo cambia la musica e il mister Lucia con il motto “senza se e senza ma” dà una scossa alla partita e alla squadra nocerina. Infatti il secondo tempo diventa bello e divertente dove le squadre correttissime durante gli 80 minuti, si allungano un po’ dando vita ad un gioco veloce e dinamico. La partita diventa equilibrata. Così il Nuceria mette il cuore e tutto ciò che resta delle forze oltre l’ostacolo segnando ben 2 mete sui sviluppi di due ruck, e a loro malgrado sbagliandone almeno un paio assai vistose.
La partita cominciata male per gli spartani rosso neri si aggiusta, con finali complimenti del mister a tutti i giocati per aver messo il cuore in campo. La partita finisce sul 35 a 12 per i salernitani che conquistano i 5 punti.
Formazione Nuceria: Viesto A., Abagnale G., Piscitella G., Di Bartolomeo A., Massa C., Pentangelo G., Prisco A., Giordano E., Margiotta R., Cafaro D., D’Alessio G., Siani R., Tortora A., Aprea A., Santonicola P. A disposizione: Torre A., (45’), Califano M. (55’), De Vivo L. (60’), Ambruoso L.(50’), Zuottolo A.(70’), Troiano M.(75’), Fattore D.(75’).
Vista dai padroni di casa del Salerno
Seconda partita del girone di ritorno, questa volta in casa, per la compagine salernitana che ha affrontato e sconfitto il Nuceria, avanzando di altri 5 punti in classifica.
Partita dai due volti, con un primo tempo giocato in maniera magistrale dai padroni di casa, con ottimi movimenti di palla dalla mischia ai trequarti, bei sostegni e buona visione di gioco, e un secondo tempo in completa antitesi, complici la scarsa lucidità dei giocatori per tutta la seconda metà della gara e la mancanza di veri e propri punti di riferimento, con azioni confuse e palle perse in continuazione, oltre a due errori dei singoli che hanno permesso al Nuceria di segnare due mete. Bisogna dare atto alla formazione ospite di essere migliorati a vista d'occhio, mostrando una migliore organizzazione e buona capacità di non arrendersi, nonostante il risultato parlasse chiaro già solo dopo 20 minuti dall'inizio del match, ma bisogna anche tener conto dell'ottima capacità di riorganizzarsi e di tener vivo il pallino del gioco per gran parte della gara da parte di tutta la formazione salernitana, abbastanza rimaneggiata soprattutto nel pacchetto di mischia. Formazione Salerno: Cicalese, Lombardi, Porcaro, Menicucci, Celano, Di Matteo (25' Ferrigno), Rocco, Ricci (50' Criscuolo); Zizza, Indennimeo; Pastore (40' Cozzo), Frangione (capitano), Caliendo, Muotri (60' Mori), Lambiase (60' Falivene).
Di Luigi De Vivo
STADIO VESTUTI, DOMENICA 16 GENNAIO 2010.
In una abbastanza calda e serena giornata di gennaio è in scena allo stadio Vestuti di Salerno la seconda giornata di ritorno del girone di serie C campano di rugby. A sfidarsi ci sono il già collaudato e prestigioso Salerno rugby, terzo in classifica e dall’ altra parte della trincea il giovanissimo Nuceria rugby capitanato da mister Lucia.
Ore 2,30 parte la partita arbitrata dal sign. Chirichella, le squadre sono concentrate e danno vita ad una partita abbastanza movimentata.
Nel primo tempo sale subito in cattedra la preparazione e l’esperienza dei salernitani che vanno in meta ben tre volte. Si nota un po’ di disorganizzazione nelle file del nuceria soprattutto durante l’ avanzamento della linea difensiva.
Nel secondo tempo cambia la musica e il mister Lucia con il motto “senza se e senza ma” dà una scossa alla partita e alla squadra nocerina. Infatti il secondo tempo diventa bello e divertente dove le squadre correttissime durante gli 80 minuti, si allungano un po’ dando vita ad un gioco veloce e dinamico. La partita diventa equilibrata. Così il Nuceria mette il cuore e tutto ciò che resta delle forze oltre l’ostacolo segnando ben 2 mete sui sviluppi di due ruck, e a loro malgrado sbagliandone almeno un paio assai vistose.
La partita cominciata male per gli spartani rosso neri si aggiusta, con finali complimenti del mister a tutti i giocati per aver messo il cuore in campo. La partita finisce sul 35 a 12 per i salernitani che conquistano i 5 punti.
Formazione Nuceria: Viesto A., Abagnale G., Piscitella G., Di Bartolomeo A., Massa C., Pentangelo G., Prisco A., Giordano E., Margiotta R., Cafaro D., D’Alessio G., Siani R., Tortora A., Aprea A., Santonicola P. A disposizione: Torre A., (45’), Califano M. (55’), De Vivo L. (60’), Ambruoso L.(50’), Zuottolo A.(70’), Troiano M.(75’), Fattore D.(75’).
Vista dai padroni di casa del Salerno
Seconda partita del girone di ritorno, questa volta in casa, per la compagine salernitana che ha affrontato e sconfitto il Nuceria, avanzando di altri 5 punti in classifica.
Partita dai due volti, con un primo tempo giocato in maniera magistrale dai padroni di casa, con ottimi movimenti di palla dalla mischia ai trequarti, bei sostegni e buona visione di gioco, e un secondo tempo in completa antitesi, complici la scarsa lucidità dei giocatori per tutta la seconda metà della gara e la mancanza di veri e propri punti di riferimento, con azioni confuse e palle perse in continuazione, oltre a due errori dei singoli che hanno permesso al Nuceria di segnare due mete. Bisogna dare atto alla formazione ospite di essere migliorati a vista d'occhio, mostrando una migliore organizzazione e buona capacità di non arrendersi, nonostante il risultato parlasse chiaro già solo dopo 20 minuti dall'inizio del match, ma bisogna anche tener conto dell'ottima capacità di riorganizzarsi e di tener vivo il pallino del gioco per gran parte della gara da parte di tutta la formazione salernitana, abbastanza rimaneggiata soprattutto nel pacchetto di mischia. Formazione Salerno: Cicalese, Lombardi, Porcaro, Menicucci, Celano, Di Matteo (25' Ferrigno), Rocco, Ricci (50' Criscuolo); Zizza, Indennimeo; Pastore (40' Cozzo), Frangione (capitano), Caliendo, Muotri (60' Mori), Lambiase (60' Falivene).
giovedì 13 gennaio 2011
Battipaglia - S.Maria
La prima cosa su cui cercheremo di lavorare sarà il morale
di Katia Dati
Battipaglia – Amara sconfitta per i rugbisti battipagliesi che hanno ospitato Domenica 9 Gennaio 2011 allo stadio Pastena la prima in classifica del girone, il Rugby Clan S. Maria Capua Vetere.
L'incontro si è concluso con un sonoro 20 – 55 per i sammaritani che, tranne nel primo tempo, hanno imposto la loro supremazia sulla squadra di casa senza alcuna difficoltà.
La riapertura del campionato non è stata delle migliori per i bianconeri: la partita è stata presa subito in pugno dal Santa Maria, che è riuscita a realizzare e trasformare due mete in apertura. I ragazzi bianconeri riescono a reagire alle pressanti e mirate azioni degli avversari, realizzando due calci piazzati ed una meta prima della fine del primo tempo, controbilanciando il risultato e portandolo praticamente in situazione di parità, rialzando così il morale della squadra.
É nel secondo tempo però che gli ospiti impongono la propria supremazia, soprattutto in termini di forma fisica: i battipagliesi, infatti, pagano lo scotto della pausa natalizia e degli allenamenti a singhiozzo.
“Con la prima in classifica non potevamo certo pretendere di vincere, ma abbiamo capito molto dagli errori di oggi ed è proprio da questi errori che ripartiremo e lavoreremo”; così commenta la chiusura dell'incontro il Presidente della squadra, Antonio Leo. E l'allenatore della squadra gli fa eco rispondendo: “La prima cosa su cui cercheremo di lavorare sarà il morale squadra, oltre a rivedere le tecniche di gioco che, almeno al momento, non si sono dimostrate vincenti”. Dello stesso avviso anche il Capitano Ferrazza.
La formazione scesa in campo in questo ultimo incontro è stata: Greco, Ragone, Leo A., Bini, Morretta, Ferrazza (cap.), Bisogni, Stolfi, Pierri, Leo S., Mellone R,, Sica, La ragione, Vistocco, Romagnano. Partono dalla panchina: Giannattasiom Falcone, Mellone R., D'Auria, Lucia, Martino, Grasso.
di Katia Dati
Battipaglia – Amara sconfitta per i rugbisti battipagliesi che hanno ospitato Domenica 9 Gennaio 2011 allo stadio Pastena la prima in classifica del girone, il Rugby Clan S. Maria Capua Vetere.
L'incontro si è concluso con un sonoro 20 – 55 per i sammaritani che, tranne nel primo tempo, hanno imposto la loro supremazia sulla squadra di casa senza alcuna difficoltà.
La riapertura del campionato non è stata delle migliori per i bianconeri: la partita è stata presa subito in pugno dal Santa Maria, che è riuscita a realizzare e trasformare due mete in apertura. I ragazzi bianconeri riescono a reagire alle pressanti e mirate azioni degli avversari, realizzando due calci piazzati ed una meta prima della fine del primo tempo, controbilanciando il risultato e portandolo praticamente in situazione di parità, rialzando così il morale della squadra.
É nel secondo tempo però che gli ospiti impongono la propria supremazia, soprattutto in termini di forma fisica: i battipagliesi, infatti, pagano lo scotto della pausa natalizia e degli allenamenti a singhiozzo.
“Con la prima in classifica non potevamo certo pretendere di vincere, ma abbiamo capito molto dagli errori di oggi ed è proprio da questi errori che ripartiremo e lavoreremo”; così commenta la chiusura dell'incontro il Presidente della squadra, Antonio Leo. E l'allenatore della squadra gli fa eco rispondendo: “La prima cosa su cui cercheremo di lavorare sarà il morale squadra, oltre a rivedere le tecniche di gioco che, almeno al momento, non si sono dimostrate vincenti”. Dello stesso avviso anche il Capitano Ferrazza.
La formazione scesa in campo in questo ultimo incontro è stata: Greco, Ragone, Leo A., Bini, Morretta, Ferrazza (cap.), Bisogni, Stolfi, Pierri, Leo S., Mellone R,, Sica, La ragione, Vistocco, Romagnano. Partono dalla panchina: Giannattasiom Falcone, Mellone R., D'Auria, Lucia, Martino, Grasso.
Nuceria - Vesuvio
No, il rugby non è morto! e il Nuceria e il Vesuvio ne sono due esempi!
di Salvatore Liberti
Ore 15.10 tutto pronto per il calcio d'inizio.
Entrambe le formazioni schierate dai due tecnici hanno velleità di vittoria nonostante i problemi in mediana.
La contesa ha inizio dopo pochi minuti, il Nuceria guadagna la possibilità di passare in vantaggio per un fuorigioco di uno dei Vesuviani ma il calcio del numero 90 non supera i pali e si riparte dai 22.
i ragazzi di Coach Cataldo, all'ottavo minuto, con una bella azione alla mano, veloce e con il provvidenziale sostegno di Enrico Tagle, assistito da Alfredo turco, vanno a segnare la prima marcatura della giornata.
Siamo sul 5 a 0
Il Nuceria attacca senza sosta raggiungendo i 22 vesuviani senza però riuscire a scardinare l'attenta difesa, sono tutti a centrocampo e ci resteranno a combattere per una decina di minuti.
Al ventesimo del primo tempo un'incursione rapida e ficcante del vesuvio produce un attacco che andrà a schiantarsi puntuale sulla strenua difesa del nuceria. Fallo a 5 metri e calcio di punizione vesuvio, una buona occasione per raggiungere la meta sprecata dal capitano Genny Improta che, nel tentativo di sorprendere la difesa nocerina, batte veloce e si lascia cadere il pallone dalle mani.
Avanti e si ricomincia
Al centro del campo una serie di impatti forti aumentano il livello tecnico del gioco.
Da una mischia finalmente si vede muovere il pallone; ancora una volta sono i ragazzi terribili di coach Cataldo che soffiano il pallone ai nocerini e con un'azione ancora una volta alla mano, evitando l'impatto con gli arcigni uomini del nuceria, tentano un break.
L'inesperienza e forse un pizzico di tensione fanno sì che l'azione non produca il risultato sperato.
Coach Lucia, è una furia invita a gran voce i suoi ragazzi a tirare fuori gli attributi e ad uscire dall'empasse che li costringe sui propri 22 da svariati minuti.
Detto fatto: un calcio di spostamento di un trequarti del nuceria ricaccia i vesuviani nella propria metà campo.
Da una touche, quest oggi nettamente a favore del nuceria, il pacchetto di mischia avvia una spinta che costringe il vesuvio ad arrancare e a lasciare l'iniziativa ai padroni di casa; la pressione del numero 2, talentuoso capitano nocerino, costringe i vesuviani ad un fallo.
Ancora il numero 90, in una giornata non particolarmente felice, non riesce a piazzare il calcio che li porterebbe a sole due distanze dagli avversari.
Il nervosismo in campo aumenta esponenzialmente da una parte e dall’altra, il rischio di un cartellino appare dietro l'angolo, lo si svolta ma niente di troppo grave, fallo di reazione e giallo per uno dei ragazzi di coach Lucia.
Gli ultimi minuti della partita vedono due squadre che hanno il timore di scoprire il fianco all'avversario.
Il fischio dell'arbitro manda tutti verso le panchine per i consigli tecnici e per recuperare le energie.
Con l'inizio della seconda frazione di gioco, Coach Cataldo muove le "pedine" in campo e sostituisce uno spento e poco allenato Marino con Veneruso Junior e il sempre affidabile e generoso Beef con Veneruso senior.
La mossa sembra essere azzeccata, le nuove forze schierate sembrano dare il giusto apporto alla pesante mischia vesuviana che dopo pochi minuti raggiunge la giusta omogeneità per essere un corpo solo.
Purtroppo per il nuceria al quarto minuto ancora un errore dal cono; nonostante la caparbietà e lo sforzo prodotto, il gruppo nocerino non riesce a segnare a referto alcun punto.
Al settimo la situazione si capovolge, questa volta tocca ai vesuviani dimostrare le proprie doti balistiche e Ciro Iovine assesta all'ovale un colpo potente e preciso che spedisce il pallone sopra i pali.
Il calcio è dentro è finalmente tempo per i vesuviani di aggiornare il tabellino.
8 a 0
un'altra touche persa dai vesuviani che arrancano e non riescono ad alzare a dovere un volenteroso Tarantino. L'impatto con la potente mischia nocerina è sempre cosa ostica, la squadra di casa avanza nascondendo il pallone che una volta destinato all'apertura si perde in una azione degna di nota solo per la volontà e per lo spirito di abnegazione nel perseguire il proprio obiettivo, la meta.
Il vesuvio non si perde d'animo e riesce a riconquistare l'ovale con una buona moule avanzante, guadagna un porzione di campo importante e nell'azione che ne sussegue un "in avanti" produce una mischia.
Petrossi recupera un pallone schizzato via dai piedi della sua seconda linea e schiaccia in meta senza pensarci su due volte.
Fabio Da Vinci è in giornata no con i suoi calci ma la sua prestazione è di grandissimo spessore: tante palle recuperate e magnifici inserimenti che spezzano in due la difesa del nuceria, gioca per la squadra e ovviamente si diverte.
Il match nel complesso è divertente, si avverte l'assenza di Grandoni per i nocerini che un po' spaesati, ma comunque oltremodo volenterosi, producono trame di gioco piuttosto prevedibili senza quell'abbrivio che gli consenta di surclassare l'avversario.
Al sedicesimo del secondo tempo una buona azione produce gli effetti desiderati e il nuceria accorcia le distanze con un piazzato scaraventato in mezzo ai pali da Daniele, osannato per l'occasione dal pubblico di casa.
Anche i supporters dei vesuviani non sono da meno, sorrisi e impressioni positive sul match sono la giusta cornice per una bella giornata di sport; tornando alla cronaca della partita, questa volta il vesuvio non pecca di inesperienza e, anzi supportato dalla spinta dei suoi avanti e dall'intera linea trequarti, offre l'azione più bella del match per intensità e spessore tecnico che porta l'estremo volante a schiacciare l'ovale al centro dei pali.
l'estremo, ringalluzzito dalla prestazione e dalla meta segnata un secondo prima, posiziona il pallone sul conetto ottenendo altri 2 punti al vesuvio.
Per il vesuvio sono 7 tondi tondi.
il nuceria intanto è una squadra che non molla mai, sicuramente dote trasferitagli da coach Lucia. Determinata e fiera anche nei momenti più difficili si rifà sotto e con un altro piazzato dai 22 porta il risultato sul 20 a 6.
Il match dopo i primi venti minuti ricchi di intensità e capovolgimenti di fronte vive una fase di staticità.
Al trentatreesimo un'azione rapida, dando libero sfogo alla determinazione e alla fantasia dei trequarti, elude la difesa nocerina.
Il rugby vesuvio con Luigi pazzo D'Amore raccoglie un pallone servitogli dall'estremo Fabio Da Vinci, penetrazione, tentativo di francesina reso vano da un passo degno di una ballerina e via per una nuova marcatura.
Il vesuvio sembra essere particolarmente in palla, il nuceria al contrario paga assenze fondamentali in alcuni reparti: la cerniera 9 e 10 e l'assenza di uno dei flanker.
Coach Cataldo sul finire della gara da spazio ai giocatori di una panchina finalmente lunga con un triplice cambio, esordio per Mazza e Becchimazzi e il rientro di Spena.
Sul finale i giocatori del nuceria sembrano aver subito psicologicamente il rientro dalle feste piuttosto famelico di vittorie e di punti del Vesuvio e si lasciano infilare nuovamente dal velocissimo Fabio Da Vinci
il punteggio finale è di 32 a 6
Il terzo tempo, come al solito, mette d'accordo tutti.
Ah dimenticavo:
No, il rugby non è morto! e il Nuceria e il Vesuvio ne sono due esempi!
Salvatore Liberti
di Salvatore Liberti
Ore 15.10 tutto pronto per il calcio d'inizio.
Entrambe le formazioni schierate dai due tecnici hanno velleità di vittoria nonostante i problemi in mediana.
La contesa ha inizio dopo pochi minuti, il Nuceria guadagna la possibilità di passare in vantaggio per un fuorigioco di uno dei Vesuviani ma il calcio del numero 90 non supera i pali e si riparte dai 22.
i ragazzi di Coach Cataldo, all'ottavo minuto, con una bella azione alla mano, veloce e con il provvidenziale sostegno di Enrico Tagle, assistito da Alfredo turco, vanno a segnare la prima marcatura della giornata.
Siamo sul 5 a 0
Il Nuceria attacca senza sosta raggiungendo i 22 vesuviani senza però riuscire a scardinare l'attenta difesa, sono tutti a centrocampo e ci resteranno a combattere per una decina di minuti.
Al ventesimo del primo tempo un'incursione rapida e ficcante del vesuvio produce un attacco che andrà a schiantarsi puntuale sulla strenua difesa del nuceria. Fallo a 5 metri e calcio di punizione vesuvio, una buona occasione per raggiungere la meta sprecata dal capitano Genny Improta che, nel tentativo di sorprendere la difesa nocerina, batte veloce e si lascia cadere il pallone dalle mani.
Avanti e si ricomincia
Al centro del campo una serie di impatti forti aumentano il livello tecnico del gioco.
Da una mischia finalmente si vede muovere il pallone; ancora una volta sono i ragazzi terribili di coach Cataldo che soffiano il pallone ai nocerini e con un'azione ancora una volta alla mano, evitando l'impatto con gli arcigni uomini del nuceria, tentano un break.
L'inesperienza e forse un pizzico di tensione fanno sì che l'azione non produca il risultato sperato.
Coach Lucia, è una furia invita a gran voce i suoi ragazzi a tirare fuori gli attributi e ad uscire dall'empasse che li costringe sui propri 22 da svariati minuti.
Detto fatto: un calcio di spostamento di un trequarti del nuceria ricaccia i vesuviani nella propria metà campo.
Da una touche, quest oggi nettamente a favore del nuceria, il pacchetto di mischia avvia una spinta che costringe il vesuvio ad arrancare e a lasciare l'iniziativa ai padroni di casa; la pressione del numero 2, talentuoso capitano nocerino, costringe i vesuviani ad un fallo.
Ancora il numero 90, in una giornata non particolarmente felice, non riesce a piazzare il calcio che li porterebbe a sole due distanze dagli avversari.
Il nervosismo in campo aumenta esponenzialmente da una parte e dall’altra, il rischio di un cartellino appare dietro l'angolo, lo si svolta ma niente di troppo grave, fallo di reazione e giallo per uno dei ragazzi di coach Lucia.
Gli ultimi minuti della partita vedono due squadre che hanno il timore di scoprire il fianco all'avversario.
Il fischio dell'arbitro manda tutti verso le panchine per i consigli tecnici e per recuperare le energie.
Con l'inizio della seconda frazione di gioco, Coach Cataldo muove le "pedine" in campo e sostituisce uno spento e poco allenato Marino con Veneruso Junior e il sempre affidabile e generoso Beef con Veneruso senior.
La mossa sembra essere azzeccata, le nuove forze schierate sembrano dare il giusto apporto alla pesante mischia vesuviana che dopo pochi minuti raggiunge la giusta omogeneità per essere un corpo solo.
Purtroppo per il nuceria al quarto minuto ancora un errore dal cono; nonostante la caparbietà e lo sforzo prodotto, il gruppo nocerino non riesce a segnare a referto alcun punto.
Al settimo la situazione si capovolge, questa volta tocca ai vesuviani dimostrare le proprie doti balistiche e Ciro Iovine assesta all'ovale un colpo potente e preciso che spedisce il pallone sopra i pali.
Il calcio è dentro è finalmente tempo per i vesuviani di aggiornare il tabellino.
8 a 0
un'altra touche persa dai vesuviani che arrancano e non riescono ad alzare a dovere un volenteroso Tarantino. L'impatto con la potente mischia nocerina è sempre cosa ostica, la squadra di casa avanza nascondendo il pallone che una volta destinato all'apertura si perde in una azione degna di nota solo per la volontà e per lo spirito di abnegazione nel perseguire il proprio obiettivo, la meta.
Il vesuvio non si perde d'animo e riesce a riconquistare l'ovale con una buona moule avanzante, guadagna un porzione di campo importante e nell'azione che ne sussegue un "in avanti" produce una mischia.
Petrossi recupera un pallone schizzato via dai piedi della sua seconda linea e schiaccia in meta senza pensarci su due volte.
Fabio Da Vinci è in giornata no con i suoi calci ma la sua prestazione è di grandissimo spessore: tante palle recuperate e magnifici inserimenti che spezzano in due la difesa del nuceria, gioca per la squadra e ovviamente si diverte.
Il match nel complesso è divertente, si avverte l'assenza di Grandoni per i nocerini che un po' spaesati, ma comunque oltremodo volenterosi, producono trame di gioco piuttosto prevedibili senza quell'abbrivio che gli consenta di surclassare l'avversario.
Al sedicesimo del secondo tempo una buona azione produce gli effetti desiderati e il nuceria accorcia le distanze con un piazzato scaraventato in mezzo ai pali da Daniele, osannato per l'occasione dal pubblico di casa.
Anche i supporters dei vesuviani non sono da meno, sorrisi e impressioni positive sul match sono la giusta cornice per una bella giornata di sport; tornando alla cronaca della partita, questa volta il vesuvio non pecca di inesperienza e, anzi supportato dalla spinta dei suoi avanti e dall'intera linea trequarti, offre l'azione più bella del match per intensità e spessore tecnico che porta l'estremo volante a schiacciare l'ovale al centro dei pali.
l'estremo, ringalluzzito dalla prestazione e dalla meta segnata un secondo prima, posiziona il pallone sul conetto ottenendo altri 2 punti al vesuvio.
Per il vesuvio sono 7 tondi tondi.
il nuceria intanto è una squadra che non molla mai, sicuramente dote trasferitagli da coach Lucia. Determinata e fiera anche nei momenti più difficili si rifà sotto e con un altro piazzato dai 22 porta il risultato sul 20 a 6.
Il match dopo i primi venti minuti ricchi di intensità e capovolgimenti di fronte vive una fase di staticità.
Al trentatreesimo un'azione rapida, dando libero sfogo alla determinazione e alla fantasia dei trequarti, elude la difesa nocerina.
Il rugby vesuvio con Luigi pazzo D'Amore raccoglie un pallone servitogli dall'estremo Fabio Da Vinci, penetrazione, tentativo di francesina reso vano da un passo degno di una ballerina e via per una nuova marcatura.
Il vesuvio sembra essere particolarmente in palla, il nuceria al contrario paga assenze fondamentali in alcuni reparti: la cerniera 9 e 10 e l'assenza di uno dei flanker.
Coach Cataldo sul finire della gara da spazio ai giocatori di una panchina finalmente lunga con un triplice cambio, esordio per Mazza e Becchimazzi e il rientro di Spena.
Sul finale i giocatori del nuceria sembrano aver subito psicologicamente il rientro dalle feste piuttosto famelico di vittorie e di punti del Vesuvio e si lasciano infilare nuovamente dal velocissimo Fabio Da Vinci
il punteggio finale è di 32 a 6
Il terzo tempo, come al solito, mette d'accordo tutti.
Ah dimenticavo:
No, il rugby non è morto! e il Nuceria e il Vesuvio ne sono due esempi!
Salvatore Liberti
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