domenica 5 giugno 2011

LE AQUILE VOLANO IN ALTO FORSE PER L’ULTIMA VOLTA

di Tommaso Balbi
AQUILE SVEVE POMIGLIANO – SALERNO RUGBY = 8 – 3

SALERNO RUGBY
Brindisi, Cafasso, Frangone, Pastore, Caliendo, Muotri (Indennimeo), D’Elia (Criscuolo), Ferrigno (Salzano), Di Matteo, Zizza, Menicucci, Rocco, Amoroso, Lombardi, Celano.
A disposizione: Cicalese, Porcaro, Falivene, Cigolari.

Allenatore: Indennimeo Luciano

AQUIILE SVEVE POMIGLIANO
Muotri (Ferrante), Giordano, Ames, Daniele P., Antonelli, Volpe Prignano (K), Sebastiano, Budetta, Chiaiese (Balbi), Di Trè, Quattromani, Muzzillo, D’Anna, Palmentieri, Giacco.
A disposizione: Giustiniani, Sardone, Cristiano, Mauriello, Daniele S.

Allenatore: Cascone Maurizio

Arbitro: Ciro Mazza di Torre del Greco


Nell’ultima gara della stagione le Aquile volano e portano a casa la coppa Campania tra una cornice di pubblico che raramente si vede sui nostri campi e tra lo scetticismo di chi prima ha accettato di sponsorizzare l’idea e poi abbandonare il tutto per reconditi motivi che a noi comuni mortali non è dato sapere. In effetti ciò che conta è il risultato, ma senza alcuna polemica, si apprezza anche il bel gioco. Ebbene, proprio quest’ultimo oggi è stato assente sul campo di Pomigliano D’Arco dove si sono affrontate le Aquile Sveve Pomigliano e il Salerno rugby per la finale di coppa Campania. Le squadre hanno disputato una partita molto agonistica ma poco tecnica. Il primo tempo ha visto gli aquilotti fare sfoggio di una difesa da far invidia a squadre più blasonate e i salernitani sprecare a più non posso perché messi sotto pressione. Anche se il gioco si è svolto in prevalenza nella metà campo delle Aquile, il Salerno non è riuscito a concretizzare la supremazia territoriale. Al 20’ del primo tempo l’occasione per passare in vantaggio il Salerno l’ottiene grazie ad un calcio di punizione che per parafrasare un termine calcistico si potrebbe dire: “un rigore senza portiere”, ma Caliendo spreca malamente calciando la palla senza farla alzare. Stessa occasione ottengono le Aquile al 34’, ma Ames indirizza bene la palla ma fallisce di poco la trasformazione. Il primo tempo si chiude sul risultato di 0 a 0. Tutt’altra musica è il secondo tempo, e lo si capisce già dai primissimi secondi. Il Salerno si ripresenta immediatamente nella metà campo avversaria, ma gli aquilotti stanchi di difendere, conquistano la palla e impostano una azione di contropiede partendo dai propri 22 ed il secondo centro Antonelli trova un buco e s’invola verso la meta seguito da Daniele Ilio schierato all’ala. La difesa salernitana recupera su Antonelli quando già si trovava sulla linea dei 22, e non può impedire che la palla pervenga a Daniele Ilio che tra la trepidanza dei spettatori amici e l’amarezza dei sostenitori avversari, mette la palla dietro la linea di meta è realizza i primi 5 punti per la sua formazione. La conseguente trasformazione veniva fallita da Ames. Al 3’ del II° tempo, Cascone sostituisce Chianese con Balbi, mentre il Salerno inserisce Indennimeo (allenatore giocatore) per Muotri. Al 5’ un altro giocatore salernitano è costretto a lasciare il campo, Ferrigno ed entra Salzano. L’occasione più ghiotta per passare, il Salerno, la ottiene al 12’; allorquando Zizza si esibiva in un intercetto da manuale e non avendo più difensori tra lui e la meta, nel tentativo di recuperare la palla, se la lasciava cadere in avanti tra lo sbigottimento del pubblico amico che già stava per esultare per la eventuale segnatura. Al 18’ è il turno delle Aquile a lasciare sbigottiti i propri sostenitori: Muotri s’invola verso la meta, ma si fa fermare a pochi metri ed è costretto ad uscire lasciando il posto a Ferrante. Dopo qualche minuto, l’arbitro assegna ai salernitani un calcio di punizione al quanto dubbio in quanto i salenitami recuperano un calcio difensivo sulla loro linea dei 10 metri e gli aquilotti li aspettano senza caricare dopo la propria linea dei 10 metri, ma l’arbitro fischia fuorigioco della difesa quando l’attacco aveva fatto oltre 20 metri, quindi azione regolare: ma l’arbitro è lui e quindi va accettata la sua decisione. Indennimeo calcia tra i pali portando il risultato sul 5 a 3. Il gioco riprende con il Salerno che cerca punti e le Aquile che chiudono gli spazzi per impedire che ciò si realizzi: anzi, al 34’, sono le Aquile che trovano ulteriori 3 punti con un calcio realizzato da Ames. A questo punto la partita si incattivisce un poco (agonisticamente parlando e non comportamentale), ma dopo vari minuti di recupero l’arbitro sancisce la fine e le Aquile vincono il loro primo trofeo battendo il Salerno per 8 a 3. Chi sa se oggi le Aquile hanno spiccato il volo per l’ultima volta o in futuro potremo vedere nuovamente questi ragazzi divertirsi e divertire su altri campi? La risposta la sapremo solo con il prossimo anno agonistico. Non ho dati per asserirlo, ma forse la formazione delle Aquile è la più giovane a vincere la coppa Campania,. La curiosità della partita è che oggi la famiglia Muotri non sapeva per quale squadra fare il tifo, avendo un figlio nelle Aquile e un altro nel Salerno.

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