... Ci vuole istinto, fiato, coraggio. Lorenzo ha visto quel bambino immobile sul fondo della piscina, «starà facendo il gioco dell’apnea» ha immaginato. Uno, due, tre… dieci e vince chi resiste di più. Ma il piccolo era sotto da troppo tempo, nessun bambino può resistere così tanto. Istinto. Lorenzo si è tuffato e le sue braccia hanno tagliato l’acqua veloci come non mai. Pochi istanti e le sue mani hanno stretto forte un braccino di Leonardo. Fiato e coraggio. Adesso non poteva più mollare o quel bimbetto non ce l’avrebbe fatta. Ancora due bracciate, soltanto due, e Lorenzo ha raggiunto il bordo vasca. ...
non voglio approfittare di un fatto che certamente emoziona chiunque, forse qualunque altro l'avrebbe fatto, anzi sicuramente, ma mi fa piacere pensare che aiutiamo a crescere dei ragazzi con istinto, fiato, coraggio ...
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